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Fabrizio Lita

ELEZIONI D'ISTITUTO 2022/2023

CHI SARANNO I NOSTRI FUTURI RAPPRESENTANTI D' ISTITUTO?


Negli ultimi giorni, in vista delle elezioni che si svolgeranno il 25 ottobre, salvo

eventuali posticipazioni, tutte le classi sono state coinvolte in un’intensa

campagna elettorale e tutte hanno avuto modo di ascoltare i punti proposti dalle

varie liste, sia dal vivo che sui social. Quest’anno sono tre le liste in

competizione: “SPQC”, “Siamo marea”, “Change”.

In questa intervista vedremo come i portavoce delle varie liste hanno risposto

alle nostre domande.


La prima lista è “SPQC”, composta da:

  • Lennard Pische [5Q]

  • Tommaso Renzi [5Q]

  • Tommaso Merico [5I]

  • Leonardo Moretti [5Q]

La seconda lista è “Siamo marea” e i suoi candidati sono:

  • Lorenzo De Pascale [5A]

  • Irene Cigliana [5B]

  • Manfredi Terrusi [5I]

  • Giorgia Infantino [4D]

  • Greta Soriente [5F]

Infine abbiamo lista “Change”, formata da:

  • Joshua Limentani [4A]

  • Alice Colatei [4Q]

  • Samuel Di segni [4Q]

  • Francesco Noia [4Q]

  • Alessandro Cruciani [4D]


Per ogni lista abbiamo ascoltato un candidato: per “SPQC” Lennard Pische, per

“Siamo Marea” Irene Cigliana e per “Change” Joshua Limentani. Detto ciò

passiamo a vedere cosa hanno risposto alle nostre domande.


Da dove nasce il vostro nome?


Lennard : “Il nome della lista è SPQC richiama l’acronimo SPQR (senatus

populusque romanus) e noi lo abbiamo cambiato in “senatus populusque

colonnae”. Perciò SPQC sta proprio ad indicare l’obiettivo di coinvolgere gli studenti del Colonna nelle decisioni prese nel Consiglio d’Istituto e in tutte le dinamiche che li riguardano direttamente”.

Irene : “Il nome della lista nasce in un pomeriggio a casa mia, durante il quale stavamo cercando un nome che potesse coinvolgere e soprattutto travolgere. Abbiamo valutato diverse opzioni, ma quella che ci è piaciuta di più è stata appunto “siamo marea”: “marea” intesa proprio come un'enorme mole di persone che si mobilita per tutte le ingiustizie che subisce; “marea” intesa anche come onda, simbolo ripreso nel logo, di coinvolgimento totale degli studenti e delle studentesse del Colonna, che si mobilitano solo dopo un confronto e un ascolto reciproco, senza seguire le masse”.

Joshua : “Il nostro nome nasce dalla voglia di rappresentare il cambiamento, perché puntiamo a cambiare alcuni aspetti della scuola. Per fare questo abbiamo pensato a “change”, in fondo quale parola rappresenta meglio il cambiamento di “cambiamento” stesso?”


Descrivi brevemente la tua scuola ideale


Lennard : “La mia scuola ideale è un luogo dove possano avvenire cambiamenti, sempre nel rispetto dei processi normativi dell’istituto, e che punta a portare le proposte degli studenti solo negli spazi istituzionali adeguati, come possono essere la Consulta o il Consiglio d’Istituto, i quali riteniamo siano gli unici validi per attuare modifiche concrete, a livello d'istituto e a livello scolastico provinciale. Per quanto riguarda l’unione studentesca, vogliamo una scuola unita, sì, ma non politicamente schierata. Vogliamo far prevalere l'informazione, lasciando basare il giudizio degli studenti sui fatti e non su influenze di terze parti, così da permettere il libero flusso delle idee di ognuno. Se ci sarà bisogno di una mobilitazione studentesca volta alla risoluzione dei problemi che ci accomunano, questa avverrà con previa consultazione studentesca e senza alcun influenza partitica”.

Irene : “La mia scuola ideale è una scuola aperta, inclusiva, dove c’è un rapporto di rispetto tra studenti e studentesse, tra la dirigenza e il corpo docenti. Una scuola che va oltre la semplice didattica frontale e che punti soprattutto alla crescita personale degli studenti, che insegni ad uscire dalla scuola con un senso critico e le conoscenze giuste per affrontare la società che ci circonda. La scuola ideale è una scuola dove gli studenti sono gli assoluti protagonisti, venendo messi al centro delle iniziative dell’istituto. Per concludere, la scuola ideale è una scuola aperta al cento per cento, una scuola in cui ciascuno può riconoscersi e sentirsi parte di un ambiente a cui appartiene”.

Joshua : “La scuola ideale secondo me è la scuola che segue i nostri punti, diciamo la scuola che noi puntiamo a far diventare il Colonna. Una scuola dove la socialità è messa al primo posto, come durante la ricreazione, che secondo noi è l’essenza della scuola, un momento di confronto e unione. Proprio grazie alla socialità si può puntare ad essere sé stessi”.


Il tuo miglior pregio e il tuo peggior difetto


Lennard : “Secondo me il mio miglior pregio è la determinazione. In classe, ma più in generale nelle cose che mi appassionano, tendo a mostrarmi pronto e determinato ad affrontare certe situazioni, cosa che farò sicuramente se sarò eletto. Però ho un difetto abbastanza evidente: il mio tono vocale basso. Come credo si sia visto durante le presentazioni nelle singole classi, quando parlo di cose su cui sono informato e che mi stanno a cuore questo mio difetto tende un po’ a passare in secondo piano, e questo sono certo che accadrà anche in Consiglio d’Istituto, dal momento che sarò sempre preparato e, appunto, determinato a raggiungere i miei obiettivi”

Irene : “Penso di essere una persona intraprendente e determinata, se mi pongo un obiettivo do tutta me stessa pur di riuscire a raggiungerlo. Un mio difetto di conseguenza è riporre troppa fiducia proprio in questo; diciamo che rimango fortemente demoralizzata quando non riesco a raggiungere l’obiettivo o lo raggiungo in un modo diverso da come l'avevo programmato”.

Joshua : “Il mio miglior pregio è la determinazione, mentre il mio peggior difetto forse è il fatto di essere testardo. Questa però è un’arma a doppio taglio, è sia un mio pregio che un mio difetto”.


Perché votare te e la tua lista?


Lennard : “La nostra lista non vuole schierarsi politicamente, ma vuole analizzare e interpretare i fatti dell’attualità che ci riguardano come cittadini italiani e del mondo. Proprio questa consapevolezza noi vogliamo portare nel nostro istituto, promuovendo dibattiti ed eventi costruttivi. Il collettivo del nostro istituto deve essere democratico, in cui vince la maggioranza e le scelte sono prese in base a quest’ultima. Inoltre bisognerebbe allontanare il collettivo da ogni opinione politica e lasciare spazio ad ogni studente di esprimersi liberamente.”.

Irene : “Votare la lista “Siamo marea” perché siamo cinque persone che da anni si mobilitano per questa scuola, che perseguono un sogno da cinque anni: quello di riuscire a costruire insieme una scuola diversa e migliore. Votare per me, ma soprattutto per noi, sarebbe proseguire un percorso di coesione studentesca, che io stessa porto avanti ormai da due anni con la rappresentanza d’istituto, che ci permette di esprimerci e di partecipare a quello in cui crediamo. Pensiamo inoltre che siano stati raggiunti molti traguardi negli ultimi anni e puntiamo a raggiungerne altrettanti, sempre migliori”.

Joshua : “Bisognerebbe votare noi perché la nostra lista è composta da tutti ragazzi di quarto e saremo concentrati al cento per cento sul nostro incarico perché non saremo distratti da nessun esame, perciò ci dedicheremo a pieno alla rappresentanza d’istituto. Bisogna aggiungere che vogliamo riportare la nostra scuola a quel senso di coesione e fraternità degli anni passati, che secondo noi ultimamente si è perso”.


Che rapporto dovrebbe avere il rappresentante d’istituto ideale con gli altri studenti?


Lennard : “Il rappresentante d’istituto, e della Consulta, dovrebbe essere una persona con cui il singolo studente può confrontarsi, una persona con cui durante la ricreazione ci si può fermare a parlare senza paura o timore alcuno. Gli studenti non dovrebbero avere paura di esprimere le proprie problematiche al rappresentante, il quale deve saperle tradurre, in Consiglio d’Istituto, in cambiamenti veri, facendo riferimento alle opinioni degli studenti”.

Irene : “Ci tengo a dire che i rappresentanti d’istituto fanno da tramite tra la dirigenza e gli studenti e le studentesse, quindi non sono che i portavoce della comunità studentesca nella sua interezza. Per fare ciò bisogna instaurare un rapporto di fiducia in cui ci si confronta, in cui si parla e si discute costruttivamente, per poi far sì che si riesca a portare delle istanze valide e argomentate al Consiglio d’Istituto.”

Joshua : “Il rappresentante d’istituto è in primis uno studente, quindi deve mantenere un rapporto di parità con gli altri, ascoltando e accogliendo le proposte degli altri per, in caso, portare queste in Consiglio d’Istituto. Quindi il rappresentante d’istituto ideale è un rappresentante capace di ascoltare tutti gli studenti allo stesso modo”.



Ringraziamo ancora tutte le liste e i loro componenti per essersi prestati a questa intervista, speriamo che sia stata utile e abbia aiutato a chiarire alcuni aspetti delle idee dei nostri futuri rappresentanti d’istituto. Ora però ci chiediamo : “E noi cosa ci aspettiamo dai nostri rappresentanti d’istituto? Che scuola dovrebbero aiutarci a costruire?”Fateci sapere le vostre considerazioni tramite la sezione commenti. Per concludere auguriamo un sonoro “in bocca al lupo” a tutti candidati.

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